Don Bosco patrono del calcio? Perché no!
Il giornalista Albert Christian Sellner ha proposto sulle pagine del quotidiano austriaco “Der Standard” Don Bosco come patrono del calcio e suggerito al Papa di farsi promotore di questo riconoscimento.
Nella edizione del fine settimana, 3-4 luglio, Sellner costata come molti artisti del pallone pregano e guardano al cielo durante le loro prestazioni sportive e come manchi un patrono ufficiale per la professione. Nonostante la FIFA abbia vietato l’uso di simboli e gesti religiosi, la maggioranza dei giocatori sembra non curarsene e ostentare pubblicamente la propria fede religiosa. Maradona, per esempio, in questi mondiali è stato visto sgranare una corona del rosario durante lo svolgimento delle partite.
In realtà molti ambiti professionali e sociali hanno un santo protettore; san Isidoro di Siviglia è il patrono di Internet, santa Chiara d’Assisi della televisione, san Giuseppe da Copertino dei viaggi nello spazio, l’Arcangelo Gabriele delle telecomunicazioni. Anche se qualche disciplina sportiva ha un suo patrono come san Sebastiano per gli atleti, il calcio manca del suo santo protettore.
Le squadre nazionali potrebbero far riferimento ai santi del proprio paese come l’Inghilterra a san Giorgio, la Francia a santa Giovanna d’Arco, l’Italia al mite san Francesco d’Assisi, la Slovacchia a san Martino.
E chi potrebbe essere il patrono del calcio? La risposta di Sellner, insieme ad altri del settore, è inequivocabile: Don Bosco. Le motivazioni? Le caratteristiche del calcio gioventù, amicizia, allegria, arte del pallone e festa sono presenti in Don Bosco.
Nell’articolo Sellner traccia un rapido profilo biografico del santo torinese ricordando rapidamente il suo girovagare per la città alla ricerca di ragazzi e di un luogo adatto per accoglierli, evidenziando tutte le sue qualità ludiche, artistiche e creative che lo aiutavano nella sua missione educativa. “Fino alla sua morte oltre 200 mila giovani hanno avuto il beneficio della sua amicizia”.
La proposta di Sellner si fa diretta. Come Giovanni Paolo II dichiarò Don Bosco “Padre e maestro dei giovani”, “Benedetto XVI avrebbe l’opportunità di poter acquistare meriti nel mondo del calcio proclamando Don Bosco patrono del calcio”.
A segnalare l’articolo del quotidiano austriaco di orientamento liberale alla Redazione di ANS è stato don Bernahard Maier, salesiano, cappellano della squadra olimpionica e paraolimpionica dell’Austria. La proposta dei Sellner rende merito al grande contributo che Don Bosco e i suoi Salesiani hanno dato al gioco e allo sport quali luoghi di educazione e di promozione umana, evidenziando più la valenza aggregatrice che quella competitiva.
Speriamo che tale proposta faccia strada…