Seminario di studio su sport, educazione e fede

Promosso dalla Sezione “Chiesa e Sport” del Pontificio Consiglio per i Laici

Dal 6 al 7 novembre 2009 si è tenuto a Roma, presso il “Villa Aurelia Conference Centre”, il terzo seminario di studio promosso dalla Sezione “Chiesa e Sport” del Pontificio Consiglio per i Laici sullo sport sul tema “Sport, educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico”.

La Sezione “Chiesa e sport”, istituita dal servo di Dio Giovanni Paolo II nel 2004, per il primo seminario del 2005, aveva analizzato il fenomeno sportivo nella società contemporanea in termini generali; mentre nel 2007 aveva approfondito il ruolo del cappellano in ambito sportivo.

In questa edizione, invece, ha rivolto il proprio interesse ai laici cattolici impegnati nello sport e soprattutto nello sport giovanile, amatoriale, esaminando e valutando le opportunità che l’associazionismo sportivo cattolico può offrire alla missione educativa e all’evangelizzazione.

Nel febbraio scorso Benedetto XVI, incontrando il clero di Roma, ha affrontato in qualche modo questa tematica, affermando che “un oratorio” dovrebbe costituire un luogo dove un giovane “non solo trovi possibilità per il tempo libero ma soprattutto trovi formazione umana integrale che rende completa la personalità”.

A motivo del carattere di studio di questo seminario e delle limitate capacità recettive dell’Auditorium di “Villa Aurelia”, la partecipazione è stata riservata soltanto ad alcuni invitati, tra cui responsabili della pastorale dello sport di diverse conferenze episcopali, rappresentanti di associazioni cattoliche a livello nazionale ed internazionale e personalità di vasta competenza ed esperienza nel mondo sportivo professionistico e giovanile.

La riflessione della mattina del 6 novembre si è concentrata sulla missione della Chiesa nello sport giovanile. Dopo la lettura del Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI e le parole di apertura del Cardinal Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, seguirà una riflessione inerente all’associazionismo sportivo nel mondo cattolico alla luce degli insegnamenti della Chiesa.

l’approfondimento

L’approfondimento ha preso avvio con mons. Carlo Mazza, attuale Vescovo di Fidenza e per più di venti anni responsabile dell’ufficio dello sport nella Conferenza Episcopale Italiana (CEI). A seguire, una conferenza sul possibile vincolo fra sport e virtù, che sarà tenuta dal prof. Mike McNamee, che insegna alla Swansea University in Inghilterra ed è autore e curatore di vari libri sull’etica e lo sport.

Nella tavola rotonda del pomeriggio – con la partecipazione di atleti e allenatori professionisti – si è tenuta un’ampia riflessione su ciò che significa essere e formare veri campioni, cioè educare a quel comportamento virtuoso che diviene stile di vita dentro e fuori il campo, non misurato solamente dalla celebrità o dalla vittoria.

Fra i relatori della tavola rotonda ci sono stati: Demetrio Albertini, Vice presidente della F.IG.C.; Philip Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale; Valerio Bianchini, già pluripremiato allenatore di pallacanestro; Fernando Lima Bello, a lungo membro del Comitato Olimpico Internazionale, proveniente dal Portogallo. La giornata si è conclusa con una riflessione sul rapporto fra lo sport e la vita spirituale offerta da Susan Saint Sing, già olimpionica di canottaggio statunitense.

Il 7 novembre si è aperto con un intervento sui nuovi luoghi educativi di Edio Costantini, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport. A seguire la tavola rotonda dedicata alle opportunità concrete che le associazioni sportive offrono per testimoniare Cristo sia nell’opera diretta di evangelizzazione, sia nell’esercizio della carità cristiana, o nel dialogo ecumenico e inter-culturale. Il Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, mons. Josef Clemens ha concluso il lavoro a mezzogiorno.

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