Rogge: Israele e Palestina insieme?
Il Comitato Olimpico Internazionale, presieduto dal belga Jacques Rogge, ha aperto un dialogo fra lo sport israeliano e lo sport palestinese, al fine di risolvere problemi di reciproco interesse. Gli atleti di quelle opposte provenienze potrebbero allenarsi insieme in vista di Londra 2012: un evento clamoroso.
I Cinque cerchi, in sostanza, chiuderebbero, a loro volta, un “cerchio” doloroso. Fu proprio in occasione dei Giochi del 1972, infatti, che il mondo capì la terribile violenza di questo conflitto, quando l’atroce terrorismo di “Settembre Nero” si abbatté, in Mondovisione, sul villaggio olimpico di Monaco.
La chiusura del cerchio
Il punto-chiave riguarda il veto di circolazione di allenatori, atleti e dirigenti fra Israele e Palestina, divisi da un muro di 700 chilometri. Attualmente la transitabilità è molto limitata sia verso l’interno, dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania, separati proprio da Israele, sia verso l’estero.
Speriamo che il grande piano diventi realtà. Ricordate quando il ping pong avvicinò, per la prima volta, Stati Uniti e Cina, negli anni Settanta? Anche sul fronte israeliano-palestinese, e dunque fra ebrei e musulmani, lo sport potrebbe incarnare lo spirito di Assisi. Forza!