Rivoluzione «culturale»: senza fischietto!

Rispetto, ma non solo. Il calcio dei piccoli «Pulcini», fascia d’età dagli otto ai dieci anni, dovrà camminare senza fischietto in campo.

Palla dentro o fuori dal campo, spinta o soltanto contatto, gol o non gol: le regole restano quelle universali del calcio, ma ad emettere ogni verdetto dovranno essere gli stessi piccoli Totti o Del Piero.

I bambini sono i nuovi arbitri

La rivoluzione «culturale» parte dall’alto, perché la svolta (in vigore da questa stagione sportiva di base) l’ha pensata e voluta il Settore Giovanile e Scolastico della Federcalcio, che ha a capo il campione senza tempo Gianni Rivera. Il messaggio è chiaro e già recepito dal territorio: durante i tre tempi – da quindici minuti l’uno – non ci sarà più un dirigente o l’allenatore di una delle due formazioni in veste di arbitro, ma toccherà ai bambini, o alle bambine, mettere ordine alle diatribe del pallone.

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