Papa Francesco

Ha sorpreso tutti, ha sorpreso il mondo, ma è stata una sorpresa di gioia. La sua semplicità ci ha già conquistati. Ha conquistato la folla di San Pietro questo gesuita mite e paterno, che ha voluto invocare una preghiera per il papa emerito, e ha invitato una folla osannante a raccogliersi in preghiera, a invocare su di lui la benedizione.

Il vero volto della Chiesa

Ha scelto il nome di Francesco, il santo della gioia, della semplicità, della povertà, del dialogo, della pace. Ha invitato a pregare “gli uni per gli altri”, ricalcando le parole del Vangelo: amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi.

Quest’uomo mite, dagli occhi buoni, timido, di una mitezza che però nasconde quella saldezza della fede capace di affrontare le peggiori insidie, ha infranto tutti i protocolli e con poche, semplici e grandiose parole, ha rivelato il vero volto della Chiesa. Una Chiesa che saprà affrontare le sfide della globalizzazione, che sarà all’altezza dei tempi. Il nuovo papa ha citato persino le novità della comunicazione, persino i social networks. Ha invocato l’indulgenza plenaria, aprendo le braccia verso il popolo di Dio che si era radunato festante sotto la loggia della Basilica di San Pietro. Entrerà nella storia della Chiesa quella folla che d’un tratto si raccoglie in preghiera sotto il cielo di una notte romana “lavato” dalla pioggia.

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