Mondiali di calcio: la Chiesa è già “in campo”
La Chiesa sudafricana accoglie tifosi di tutte le squadre
di Anita S. Bourdin
JOHANNESBURG, lunedì, 26 aprile 2010 (ZENIT.org).- L’inizio della Coppa del Mondo di calcio avverrà l’11 giugno a Johannesburg (Sudafrica), ma la Chiesa è già “in campo”.
Il giornalista francese Antoine Soubrier, che lavora in Sudafrica al servizio della Conferenza dei Vescovi dell’Africa Australe (Sudafrica, Botswana e Swaziland) da più di due anni, ha lanciato un’iniziativa “spirituale” in tutti sensi, ma anche molto concreta. Si tratta di una pagina web per accogliere tutti i tifosi delle squadre di calcio: www.churchontheball.com.
Soubrier è stato inviato in Africa dalla ONG internazionale Fidesco per rafforzare il servizio di comunicazione della Conferenza e formare i vari uffici nell’utilizzo dei nuovi media.
Lei ha realizzato la pagina web Church on the Ball in occasione della Coppa del Mondo di Calcio 2010, che si svolgerà in Sudafrica: com’è nata l’idea di questa web?
Antoine Soubrier: Ho iniziato creando qualche mese fa una semplice pagina sulla web della Conferenza Episcopale (www.sacbc.org.za), proponendo alcune riflessioni su temi come la Chiesa e lo sport, il traffico di donne e bambini, l’Aids, la famiglia…
Solo questa pagina ha registrato più di 10.000 visitatori in pochi mesi, mostrando di rispondere a una domanda importante. Per questo abbiamo deciso di creare una web dedicata all’evento.
Questa Coppa del Mondo, la prima a svolgersi nel continente africano, è un’opportunità eccellente per la Chiesa cattolica in Sudafrica, che è minoritaria (l’8% della popolazione), per parlare di sé e dello straordinario lavoro che svolge con i più poveri.
Un sito Internet era il mezzo più economico e più semplice per arrivare a moltissima gente!
L’Arcivescovo di Durban, il Cardinale francescano Wilfrid Napier, la sostiene completamente. Come gli ha parlato della sua idea?
Antoine Soubrier: Ha partecipato fin dall’inizio a questo progetto. Egli stesso è un grande appassionato di sport! L’idea di una web originale e interessante lo ha subito attirato.
Per i cattolici che arriveranno in occasione della Coppa del Mondo, è uno strumento straordinario per conoscere gli orari delle celebrazioni, i vari eventi ecclesiali organizzati intorno agli stadi, la situazione della Chiesa in Sudafrica, i grandi luoghi di pellegrinaggio…
E’ anche una buona opportunità per parlare del lavoro dei sacerdoti e dei laici impegnati nella sequela di Cristo, annunciare il Vangelo e servire la dignità delle donne e degli uomini che vivono in Sudafrica.
L’interesse dei mezzi di comunicazione secolari sudafricani (che parlano della Chiesa solo in rare occasioni e spesso in modo negativo) per questa pagina web è per noi uno stimolo a portare avanti quest’opera di comunicazione.
E’ una pagina web piena di ritmo e di umorismo – in primo luogo dell’Arcivescovo! -, interessante anche per coloro che non sono tifosi di calcio, ma lo sono di Gesù. Quali sono i suoi primi destinatari?
Antoine Soubrier: Questa web è destinata a tutti, ma in primo luogo ai tifosi cattolici, per aiutarli a partecipare alla vita della Chiesa locale che li accoglierà.
E’ anche destinata ai cattolici sudafricani, per farli sentire orgogliosi della loro Chiesa attraverso questo strumento vivo e moderno, che rende omaggio alla loro cultura e alla loro fede.
I buoni riferimenti della web, inoltre, attireranno sicuramente visitatori di altre religioni o non credenti.
E’ un’opportunità per sottolineare i valori predicati dalla Chiesa come la carità, l’amore per il prossimo, il dialogo con le altre religioni e culture…
Dall’altro lato, nello sport si ritrovano alcuni di questi valori: il rispetto, la perseveranza, la pazienza…
Si propone uno strumento come il “libro di preghiere” del Mondiale 2010. Che cos’ha di speciale?
Antoine Soubrier: Questo libretto vuole essere un aiuto pratico e spirituale per i tifosi cattolici.
Propone numerose preghiere, per la maggior parte scritte da un sacerdote sudafricano, riflessioni, ma anche informazioni sulle parrocchie più vicine agli stadi, i loro contatti, i numeri telefonici d’emergenza…
E’ una sorta di “libretto del pellegrino” per i tifosi. Se troviamo i mezzi per stamparlo con qualità, ne verranno distribuite centinaia di migliaia di esemplari in tutte le parrocchie del Paese.
Un tifoso del Paris Saint-Germain è morto a Parigi dopo alcuni scontri tra tifosi dei due estremi dello stadio del Parco dei Principi. Vi rivolgete anche ai tifosi violenti?
Antoine Soubrier: Ci rivolgiamo a tutti i tifosi. Per rispondere alla sua domanda, citerei il Cardinal Napier nell’editoriale di www.churchontheball.com.
“Non dimenticate che la vera vittoria è quella che permette la consacrazione della dignità delle persone”. E’ questo il messaggio che vogliamo inviare!”