Le news della settimana sullo sport educativo
Quella appena trascorsa è stata una settimana intensa per lo sport educativo. Come CNOS Sport notiamo con grande piacere che l’attenzione al tema è in crescita in molti ambiti della società. Negli ultimi sette giorni, in diverse parti d’Italia, il mondo dello sport amatoriale e ufficiale ha realizzato piccole iniziative che si muovono nella stessa direzione de “La partita educativa”.
Lo sport a Reggio Calabria
Partiamo da Reggio Calabria, che detiene il primato delle buone pratiche sportive della settimana. Qui, a partire dal 14 febbraio, è stata lanciata la campagna ‘‘Alfabetizzazione motoria per la scuola primaria”. La salute dei ragazzi e l’educazione all’attività fisica stanno alla base del progetto reggino che coinvolgerà 72 scuole. Il programma, promosso da Coni, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Presidenza del Consiglio dei Ministri, è nato in risposta ai crescenti allarmi della comunità scientifica e delle istituzioni internazionali sulle conseguenze della sedentarietà e dei non corretti stili alimentari e di vita tra la popolazione giovanile.
Sport come strumento di educazione alla tutela della salute, quindi, ma non solo. Sempre a Reggio Calabria infatti, Il Centro Sportivo Italiano ha realizzato Sabato 12 Febbraio il primo seminario formativo sul tema: “Lo sport mette in gioco la famiglia. Genitori e figli : istruzioni per l’uso”. Il Centro Sportivo Italiano di Reggio Calabria, leggiamo nel comunicato, “avverte la drammaticità dell’emergenza educativa e intende dunque rafforzare un patto di alleanza con la famiglia promuovendo una serie di iniziative che possano essere immediatamente attivabili per sostenere le famiglie”. Notiamo con grande piacere il ricorrere di un linguaggio a noi comune.
Il rugby a Falconara Marittima
Salendo più a Nord, incontriamo due risultati importanti per il giovane rugby.
Il primo caso riguarda la provincia di Ancona. Siamo a Falconara Marittima. Qui, la locale squadra di rugby ha presentato in settimana il progetto “Essere uniti per vincere insieme“. L’iniziativa nasce come campagna di educazione alla socialità attraverso la pratica sportiva come forma di prevenzione e recupero dei fenomeni del disagio giovanile. Leggiamo nell’articolo su “Vivere Ancona” del 9 febbraio: “Tra i diversi sport, il rugby ha mostrato di avere una caratteristica in più: quella di coniugare la finalizzazione positiva dell’aggressività con l’educazione alla socialità. Il macro-obiettivo del nostro progetto è quindi quello di riproporre lo sport come strumento di intervento atto a reintrodurre i valori morali posti alla base della moderna socialità civile per contrastare la frequenza di manifestazioni del comportamento aggressivo a livello sociale”. Il Comune di Falconara Marittima e l’Amministrazione Provinciale hanno valutato positivamente la proposta ed hanno stipulato un accordo di collaborazione.
Il rugby a Firenze
Ancora di rugby si parla a Firenze dove la squadra Under 14 del Consiel spiega così le sue ripetute vittorie in campionato: “nel rugby le vittorie sono una conseguenza, il frutto del clima e dell’amalgama che si respira nella squadra”. Interessante l’intervista che la testata on line “Firenze Sport” del 14 febbraio ha realizzato ad Angelo De Marco, tecnico dell’Under 14. Ne riportiamo un passaggio significativo: “Ti consideri più un educatore o un allenatore? La mia è una formazione da educatore. Trasmettere i valori del rugby comunque comporta anche tenere conto dell’agonismo che sta dietro al risultato. È importante sapersi gestire bene in questo doppio ruolo per mantenere certi equilibri nel gruppo.”
Il rugby a Boves
E infine saliamo al nord, nella provincia di Cuneo, Boves. Qui, dopo il successo della serata “Stage Allenatori di calcio settore giovanile”, tenuto dal mister Ernesto Nani (Brescia Calcio) lo scorso 6 dicembre, l’Associazione Sportiva Dilettantistica BOVES MDG, ha presentato l’incontro: “Giocare a crescere – L’allenatore come educatore“. Leggiamo nell’articolo del magazine sportivo di Cuneo “Campioni.CN”: “L’allenatore sportivo è soltanto un istruttore a cui chiediamo di insegnare la tecnica e la tattica del gioco come puro esercizio tecnico, o deve avere un ruolo formativo ed educativo per i nostri ragazzi? La risposta sembra scontata, ma il compito educativo a cui sono chiamati gli allenatori non è cosa semplice: non è facile essere allenatori–educatori, così come non è facile essere genitori“.
A quanto pare “La partita educativa nello sport” la stiamo giocando in molti su campi differenti. Come CNOS Sport ci auguriamo di incontrare tutti questi giocatori e condividere con loro spunti, scambiare materiali, esperienze, giocare insieme il match dello sport educativo.