La cosa più bella, canzone in memoria di
Presentiamo un progetto, dei quali sono instancabili animatori 2 straordinari professionisti della musica leggera italiana, come Massimo Bettalico ed Enrico Garnero, che ruota attorno ad una canzone-guida.
Si tratta de “La cosa più bella”, con etichetta “Senza Dubbi”, musica di Giulio Filotto, testo del sottoscritto, e interpretazione della cantante Miriam Masala (classe 1992, e, nel 2013, ex finalista di “Amici”). È stata presentata presso lo Juventus Stadium, prima dell’ultima “Partita del Cuore”, davanti a 40 mila spettatori, ed è stata eseguita, nei vari Palazzetti, durante la fase finale del campionato italiano di volley.
La canzone è dedicata al pallavolista Vigor Bovolenta, al calciatore Piermario Morosini, e al motociclista Marco Simoncelli, accomunati da un carattere solare e altruista, lontano dall’arroganza del divismo. Ci hanno lasciati proprio mentre facevano quella che, per loro, era la cosa più bella del mondo: lo sport, giocando a pallavolo e a calcio, e correndo in motocicletta. Clicca qui per sentire la canzone.
Anche in relazione ai contenuti etici della canzone, può interessare la diffusione del brano, tenendo conto della disponibilità di tutti a venire incontro a qualsiasi esigenza. Ha avuto l’onore di essere stati sostenuti dalla Radio Vaticana Italia, proprio a conferma della bontà del messaggio, lontano da qualsiasi deformazione dello sport-business attuale. Per maggiori informazioni puoi contattare l’autore del testo, il giornalista Carlo Nesti: info@carlonesti.it
La cosa più bella (testo di Carlo Nesti)
Due lame di luce
in quella persiana
dormire è un’impresa
la calma è lontana
la mente va in folle
frullando i pensieri
ed io
rivivo il mio ieri
Una moto e una palla
un bacio e una gita
non credevo che
insegnassero vita
Una moto e una palla
non vincono sempre
egoismo e arroganza
Puoi cogliere un fiore
se sai guardare in alto
non solo sull’erba
ma anche sopra questo asfalto
per quelli che un tempo era tutto normale vincevano il mondo senza fare male
Non
potrò sapere mai
se è giusto lasciarci
facendo la cosa più bella del mondo
Due lame di luce
mentre conto le ore
la loro memoria
diventa un bagliore
certe volte è tremendo
come fossi un bambino
trovare risposte
accettare il destino
Puoi cogliere un fiore
se sai guardare in alto
non solo sull’erba
ma anche sopra questo asfalto
per loro che un tempo era tutto normale
vincevano il mondo
senza fare male
Non
potrò sapere mai
se è giusto lasciarci
facendo la cosa più bella del mondo
Due lame di luce
sono semplici insegne
che la notte cancella
il chiasso
si spegne
il cielo
si accende
Non potrò sapere mai
se è giusto lasciarci
facendo la cosa più bella del mondo