Da La Repubblica (2-2-2010)

“Lotta dura al doping
E basta bestemmie”
Il presidente del Coni Petrucci avverte: “Centomila euro di multa in caso di positività ai Giochi di Vancouver”. Poi l’attacco al calcio: “Labiale dei giocatori indecoroso”

Il Coni parte all’attacco. Alla vigilia della spedizione olimpica è pugno duro contro il doping. I 109 atleti che partiranno per i Giochi invernali di Vancouver dovranno giurare di non fare abuso di sostanze dopanti, pena 100 mila euro di multa. Lo ha deciso la Giunta del comitato olimpico capitanata dal presidente Gianni Petrucci che avverte: “C’è una penale di 100mila euro per i casi di positività. Abbiamo aggiunto questo deterrente pecuniario, si tratta di un ulteriore elemento di serietà dello sport italiano nella lotta al doping. Il giuramento è insufficiente, quindi abbiamo pensato a un qualcosa di più pratico. Chi non firma l’accordo non viene alle Olimpiadi”.

Non solo doping, perché il numero uno del Coni ne ha un po’ per tutti. Dal calcio al basket, passando per la candidatura dell’Italia per le Olimpiadi del 2020. “Ad Abete ho chiesto un intervento urgente per bloccare le bestemmie in campo – tuona Petrucci – Non si può rovinare così uno spettacolo tanto straordinario come quello messo in scena da una partita di calcio – spiega -. La religione non c’entra, è un fatto di civiltà e di etica. Quanti ragazzi vedono le partite ed assistono a questo brutto spettacolo, pensando così che la bestemmia sia lecita se nessuno la punisce?”. Una prima replica al presidente del Coni è arrivata da Mourinho: “Bestemmiare in campo? Chi lo fa? Io non le ho mai sentite”, le parole dell’allenatore nerazzurro, che durante la conferenza stampa alla vigilia della semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina ha più volte chiesto il significato della parola bestemmia per poi ripetere: “Io non le ho mai sentite”.

La protesta

Massimo appoggio, invece, alla Federazione italiana basket nella situazione assurda che si è venuta a creare con la Martos Napoli: “È uno scempio. È tutto assurdo quello che sta accadendo nel nostro basket – ha ribadito il Presidente del Coni -. È assurdo che ci sia una squadra che prende 100 punti ad ogni partita, qui si sta mettendo in dubbio l’immagine della pallacanestro, non la regolarità del campionato e l’artefice di tutto questo è Papalia, che deve rendersi conto di ciò che ha creato. Come Comitato Olimpico saremo al fianco della Federbasket in ogni sua decisione, perché bisogna salvare il secondo sport del nostro Paese”.

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