Indice
1. Progetto
La Partita Educativa nello Sport
La Partita Educativa nello Sport (PES) è la campagna sociale di comunicazione e formazione per una rinnovata cultura educativa nello sport…perché LO SPORT È UN PATRIMONIO da custodire e valorizzare.
Gruppi e centri sportivi, oratori e scuole, diocesi e parrocchie possono iscriversi, giocare e vincere.
Uno sport sano, pulito e leale è a sicuro beneficio della persona e della società, perché portatore di notevoli benefici:
funzione ludica, perché diverte e ricrea
funzione pedagogica e formativa dell’io e delle sue relazioni
funzione sanitaria: fa bene alla salute
funzione sociale, perché fa incontrare persone e culture
funzione etico-spirituale, per lo sviluppo integrale della persona.
PES gioca con noiMolto saggiamente è stato scritto: «Quando l’uomo organizza lo sport per il guadagno, tende allo spettacolo; quando in funzione dei trofei, mira alla vittoria; quando in funzione educativa, pensa alla persona».
Noi crediamo che lo sport è per l’uomo e non l’uomo per lo sport. Come diceva Don Bosco a un suo ragazzo: «I giochi devono impararsi poco alla volta, di mano in mano che ne sarai capace. Sempre per altro in modo che possano servire di ricreazione, e mai di oppressione al corpo»
Sul fatto poi di mettersi insieme per agire a favore di una cultura dello sport a servizio della persona, Don Bosco ha usato quella felice metafora della funicella della fune: «una funicella da sola fa ben poco; tante funicelle insieme formano una fune grossa e robusta».
PES 1 2 3Gruppi e centri sportivi, oratori e scuole, diocesi e parrocchie sono invitati a partecipare a questa campagna per fare dello sport un’opportunità educativa per ragazzi, giovani e adulti. Sono TRE i passi per entrare nella grande squadra della PES.
ISCRIVERSI
È l’atto di impegno a praticare concretamente i valori dello sport.
GIOCARE
Vuol dire impegnarsi nel proprio centro per fare dello sport un’opportunità educativa per ragazzi, giovani e adulti. Nel sito è possibile trovare e condividere materiali relativi alle esperienze e alle buone prassi in atto.
VINCERE
Impegnarsi per la formazione delle persone nello e con lo sport è già un grande successo.
2. Iscriversi
Modulo di partecipazione alla “PES”
Inserire il nome della propria società sportiva o squadra nel Registro dei Partecipanti non è un’affiliazione, ma un atto formale di impegno nella propria realtà a vivere lo sport con sensibilità e volontà educative.
Con questa iscrizione ha inizio la propria partita educativa nello sport. Il soggetto richiedente viene inserito nel registro dei partecipanti e, metaforicamente, ha inizio la partita, cioè l’allenamento e la sfida con cui ogni centro si impegna a realizzare incontri, convegni, manifestazioni sportive, eventi che siano esempio di sport pulito, sano e leale.
Ad ogni centro chiediamo di convidere quanto di bello è riuscito a svolgere (testi di conferenze, piccoli sussidi, narrazioni di esperienze…) e ad inviare tale documentazione a segreteria@salesianiperlosport.org, in modo che altri possano utilizzare e prendere spunto per la propria situazione (vedi sezione materiali).
Inviando il modulo autorizzo a trattare i dati personali scondo
il Regolamento (UE) 679/2916 (GDPR) e a pubblicare sul sito i dati contrassegnati da *
3. Materiali
Modulo di partecipazione alla “PES”
Inserire il nome della propria società sportiva o squadra nel Registro dei Partecipanti non è un’affiliazione, ma un atto formale di impegno nella propria realtà a vivere lo sport con sensibilità e volontà educative.
Con questa iscrizione ha inizio la propria partita educativa nello sport. Il soggetto richiedente viene inserito nel registro dei partecipanti e, metaforicamente, ha inizio la partita, cioè l’allenamento e la sfida con cui ogni centro si impegna a realizzare incontri, convegni, manifestazioni sportive, eventi che siano esempio di sport pulito, sano e leale.
Ad ogni centro chiediamo di convidere quanto di bello è riuscito a svolgere (testi di conferenze, piccoli sussidi, narrazioni di esperienze…) e ad inviare tale documentazione a segreteria@salesianiperlosport.org, in modo che altri possano utilizzare e prendere spunto per la propria situazione (vedi sezione materiali).
Inviando il modulo autorizzo a trattare i dati personali scondo
il Regolamento (UE) 679/2916 (GDPR) e a pubblicare sul sito i dati contrassegnati da *
ALBUM figurine
4. Testimonial
Prandelli: intervista al testimonial de La partita educativa nello sport
La partita educativa nello sport ha ottenuto un grande risultato ricevendo il sostegno di un nome di spicco dello sport italiano: Cesare Prandelli. Il Commissario Tecnico della Nazionale italiana di calcio è il Testimonial della nostra campagna!
Lo abbiamo raggiunto e intervistato nelle scorse settimane: con grande disponibilità, il CT ha risposto ad alcune nostre domande sul ruolo educativo dello sport nella sua esperienza atletica. Riportiamo con piacere sul nostro sito le sue parole.
Intervista a Cesare Prandelli:
Utilizzando l’espressione “sport educativo” intendiamo evidenziare le potenzialità educative insite nello sport, ma soprattutto rimarcare la necessità che tutti gli operatori dello sport (atleti, tecnici, genitori, media…) abbiano innanzi tutto rispetto e cura della dignità di ogni atleta. Cosa ne pensa? Quali sono le sue esperienze a tal proposito?
(CP) “Lo sport non è la soluzione ai problemi educativi o sociali, ma può essere uno strumento attraverso il quale possono essere veicolati determinati valori che sono parte essenziale della competizione e pratica sportiva: lealtà, abnegazione, voglia di stare insieme e benessere psicofisico. Questo mi ha insegnato lo sport, questi sono i principi che debbono animare ciascuno sportivo, a prescindere dalla disciplina praticata”.
Nel suo modo di gestire situazioni delicate con gli atleti si notano confortanti doti di educatore: fermezza di decisione, capacità di relazione, chiarezza nelle posizioni, fiducia nelle persone. Cosa la spinge a comportarsi in questo modo?
(CP) “Il buon senso. Sapere ascoltare l’altro è una virtù che ciascuno individuo possiede e che chiunque si trovi a gestire risorse umane, come una squadra di calcio o degli atleti individuali ad esempio, dovrebbe praticare con costanza e umiltà. Se non ascolti non sei padrone delle situazioni e trovare quindi delle soluzioni utili diventa se non impossibile veramente complicato”.
PES sport sano pulito lealeNello sport spesso si respira aria di violenza, inganno, sfruttamento, individualismo: l’opposto di quello che ci si aspetta dallo sport. Secondo lei è possibile la “partita educativa nello sport”? Se sì, a quali condizioni?
(CP) “Non solo è possibile, ma è fondamentale perseguirla con efficacia secondo i principi che ne costituiscono la base. Chi si rende protagonista di episodi di violenza nella maggior parte dei casi non è uno sportivo praticante; l’individualismo, lo sfruttamento fanno parte della vita, non sono nati con il calcio: è proprio attraverso lo sport che possiamo prevenire e in molti casi governare fenomeni e comportamenti del genere”.
Lei, da genitore, cosa desidera che ricevano fanciulli, ragazzi e giovani dallo sport?
(CP) “L’educazione al benessere psico-fisico, al piacere di stare insieme agli altri e ad affrontare le difficoltà della vita con maggiore consapevolezza”.
Ci sono allenatori che come consiglio agli atleti che entrano in campo dicono: “Divertiti!”. Cosa ne pensa? È un consiglio che si addice alla serietà della competizione, a qualsiasi livello essa sia?
(CP) “Non è un consiglio, è la via per avere un approccio positivo allo sport e alla competizione”.
A Cesare Prandelli va il nostro ringraziamento a nome di tante famiglie, ragazzi e giovani, che da questa azione ne trarranno vantaggio, se non altro nel non sentirsi come “mosche bianche” in un contesto che sembra abbia perso il senso e il giusto equilibrio nel vivere lo sport guardando al futuro delle giovani generazioni.
Don Claudio Belfiore
5. Partner
Partner della campagna sport educativo
Settembre 2010, Roma – Torino andata e ritorno in giornata.
Dopo una serie di scambi via email era arrivato il momento di trovarci di persona: condividere le nostre idee, decidere su cosa puntare e studiare le strategie. Le bozze del libro sullo sport dovevano essere pronte per fine mese, ma intanto si stava delineando un’altra idea. Un altro testo? No. Un qualcosa di complementare, prolungamento del libro, o meglio un’altra modo per dare concretezza alla medesima ispirazione da cui era nata l’idea del libro stesso.
Eravamo in quattro, in rappresentanza di tre realtà diverse: Laboratorio creativo, AnimaGiovane e Cnos Sport. Nel corso di quell’incontro, mentre si parlava del libro, del suo stile comunicativo, delle illustrazioni e della grafica, proprio tra un’idea e l’altra, prese piede l’intuizione che si poteva, forse si doveva, avviare una campagna sociale per uno sport che educa. Il sogno? Qual è lo sport che fa notizia? Di cosa si riempiono i programmi radiotelevisivi? E i giornali? Esiste un altro modo di parlare di sport?
Noi crediamo nello sport che favorisce la maturazione personale e lo sviluppo psicofisico e spirituale. Crediamo nello sport che si confronta con la natura, ma la rispetta; nello sport capace di far incontrare e favorire l’integrazione delle persone e delle culture; nello sport che promuove cultura e civiltà; nello sport dei valori.
Il CNOS Sport è ufficialmente l’ente promotore di questa campagna sociale denominata “La partita educativa nello sport”. Nella fase di ispirazione hanno partecipato anche Laboratorio creativo e AnimaGiovane. Quest’ultima continua la sua collaborazione e azione direttamente nella campagna sociale.
Hanno patrocinato La partita educativa nello sport l’Ufficio Tempo libero Turismo Sport della Conferenza Episcopale Italiana e il CONI Italia.
Tra i primi a condividere con noi questa campagna e sostenere l’azione di promozione ci sono: la Federazione SCS, il VIS, il CNOS FAP e il CNOS SCUOLA. Ma sappiamo di poter contare su tante persone ed enti. Grazie a Dio, non siamo i soli a credere in uno sport che educa…
6. Giocare
Giocare la partita educativa nello sport
Giocare la partita educativa nello sport è una metafora: se vuoi uno sport pulito, sano e leale devi metterti in gioco.
Fare come sempre si è fatto non è segno di novità e sicuramente non porta a cose nuove. Sei tra quelli che vogliono un nuovo sport? Allora siamo nella stessa squadra!
Giocare è semplice:
giocatori di questa partita possono essere gruppi sportivi, società sportive, oratori e scuole, parrocchie e diocesi (ovviamente gli ambienti fanno riferimento a genitori, allenatori, dirigenti, preti, suore, animatori…);
il gioco ha inizio al momento dell’atto di iscrizione alla partita (vedi modulo sul sito); il nome del giocatore è riportato nel registro dei partecipanti;
a ogni “giocatore” iscritto nel suddetto registro corrisponde un link al proprio sito;
obiettivo del gioco è sviluppare e rendere più competente la capacità educativa di chi segue e propone le attività sportive;
vince chi decide di partecipare, perché questa è già una scelta vincente.
Nella pagina Materiali condivisi è possibile trovare e scaricare documentazione di quanto presentato dai singoli gruppi e di quanto inserito dal Cnos Sport a sostegno della partita educativa nello sport.
7. Registro dei partecipanti
Questi sono i gruppi e i centri sportivi che hanno aderito alla partita educativa nello sport, impegnandosi a rendere visibile il proprio stile educativo in ambito sportivo:
- vivere lo sport con fair play
- prestare attenzione alla maturazione integrale dei partecipanti e al rispetto della loro salute
- fare in modo che lo sport sia occasione di incontro e integrazione sociale e culturale
Giocare la partita educativa nello sport è una metafora: se vuoi uno sport pulito, sano e leale devi metterti in gioco.
Fare come sempre si è fatto non è segno di novità e sicuramente non porta a cose nuove. Sei tra quelli che vogliono un nuovo sport? Allora siamo nella stessa squadra!
Giocare è semplice:
giocatori di questa partita possono essere gruppi sportivi, società sportive, oratori e scuole, parrocchie e diocesi (ovviamente gli ambienti fanno riferimento a genitori, allenatori, dirigenti, preti, suore, animatori…);
il gioco ha inizio al momento dell’atto di iscrizione alla partita (vedi modulo sul sito); il nome del giocatore è riportato nel registro dei partecipanti;
a ogni “giocatore” iscritto nel suddetto registro corrisponde un link al proprio sito;
obiettivo del gioco è sviluppare e rendere più competente la capacità educativa di chi segue e propone le attività sportive;
vince chi decide di partecipare, perché questa è già una scelta vincente.
Nella pagina Materiali condivisi è possibile trovare e scaricare documentazione di quanto presentato dai singoli gruppi e di quanto inserito dal Cnos Sport a sostegno della partita educativa nello sport.
8. Vincere la partita educativa nello sport
Giocare la partita educativa nello sport
La partita educativa nello sport si sta giocando in tutta Italia.
Questi sono i gruppi che hanno deciso di iscriversi, di rendere visibile il loro impegno educativo nello sport. Sappiamo che però sono molte di più, veramente tante, le realtà che condividono la nostra visione di sport e forse anche tu che stai guardando questa mappa: questa è solo la punta dell’iceberg!
Come diceva don Bosco, “una funicella da sola fa ben poco, tante funicelle insieme formano una fune grossa e robusta”: INSIEME PER VINCERE!!